Le "Figlie della Carità" - San Vincenzo Oleggio

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LE "FIGLIE DELLA CARITA'"

La feconda predicazione nei villaggi suscitò la vocazione all’apostolato attivo, prima nelle numerose ragazze delle campagne poi in quelle della città; desiderose di lavorare nelle ‘Carità’ a servizio dei bisognosi, ma anche consacrandosi totalmente. Vincenzo de’ Paoli intuì la grande opportunità di estendere la sua opera assistenziale, lì dove le “Dame della Carità”, per la loro posizione sociale, non potevano arrivare personalmente. Affidò il primo gruppo a una donna eccezionale, Luisa de Marillac (1591-1660) vedova Le Gras. La nuova Congregazione prese il nome di “Figlie della Carità”; i voti erano permessi ma solo privati ed annuali, perché tutte svolgessero la loro missione nella più piena libertà e per puro amore; l’approvazione fu data nel 1646 dall’arcivescovo di Parigi e nel 1668 dalla Santa Sede.
 Nel 1660, anno della morte del fondatore e della stessa cofondatrice, le “Figlie della Carità” avevano già una cinquantina di Case. Con il tempo allargarono la loro benefica attività d’assistenza ai malati negli ospedali, agli orfani, ai forzati, ai vecchi, ai feriti di guerra, agli invalidi e ad ogni sorta di miseria umana. Ancora oggi le Figlie della Carità costituiscono la Famiglia religiosa femminile più numerosa della Chiesa.

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