I gruppi di volontariato Vincenziano in Italia - San Vincenzo Oleggio

Title
Vai ai contenuti
I GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO IN ITALIA

In Italia l’Associazione è conosciuta come Gruppi di Volontariato Vincenziano (GVV). Essi sono presenti in tutte le Regioni e sono articolati in sezioni regionali, provinciali (o diocesane) e cittadine. L’Associazione nazionale GVV AIC Italia (www.gvvaicitalia.it) ha sede a Roma, raggruppa le 19 sezioni regionali, forma e coordina le varie associazioni che la compongono e le rappresenta presso i vari organismi nazionali.

Svolgono il servizio caritativo soprattutto nei territori parrocchiali (è lo specifico dell’Associazione) o interparrocchiali, individuando i bisogni e le risorse, per realizzare in modo corretto gli interventi e per promuovere nella comunità l’animazione della carità in spirito di servizio ai poveri anche attraverso i “servizi speciali” gestiti direttamente o in collaborazione con altri. Il problema delle donne povere e in situazioni di emarginazione sono oggetto di particolare attenzione. Per assicurare una partecipazione e un servizio aggiornato e competente sono programmati (con obbligo di frequenza) corsi di formazione spirituale, culturale e specifici per i vari settori di intervento (centri di ascolto e di accoglienza, centri per donne in difficoltà, ospedali,centri anziani ecc.).

 
Il Volontariato Vincenziano ha anche Sezioni giovanili, attualmente autonome, ma che lavorano in stretta collaborazione con i gruppi degli adulti.
 
Chi sono “i poveri” a cui si rivolge l’attività del volontariato vincenziano?

 
Si ritiene siano in condizione di povertà le persone che risultano involontariamente escluse dal modo di vivere, dalle abitudini e dalle attività normali della società di cui fanno parte. La povertà si configura pertanto come una situazione di difficoltà e sofferenza determinata da un cumulo di fattori negativi:

 
- di ordine materiale: reddito insufficiente a garantire i beni necessari a condizioni di vita dignitose
- di ordine morale e spirituale: solitudine, frustrazioni affettive, carenza di valori
- di ordine culturale: analfabetismo, mancanza di stima di sé e di rispetto degli altri, disinteresse per la propria identità, per la propria dignità, per la propria promozione
- di ordine sociale: mancanza di rapporti con gli altri, contrasti nella vita familiare, isolamento dovuto a discriminazione e esclusione sociale, povertà delle donne in quanto tali
- di ordine politico: mancanza di informazione, ingiustizie, sfruttamento, violazione dei diritti fondamentali
- inerenti la salute: malattia, mancanza di cure appropriate, denutrizione, mancanza di igiene

 
I Gruppi di Volontariato Vincenziano hanno per scopo:

 
– la promozione umana e cristiana delle persone e delle famiglie in situazione di disagio;
– la lotta contro le povertà materiali e spirituali e le cause che le determinano;
l’incontro personale con il fratello nel suo ambiente di vita senza alcuna discriminazione, con interventi immediati di aiuto quando la situazione lo richieda.

La fede e la Carità trovano la loro applicazione concreta nell’apostolato di servizio, nella lotta contro tutto ciò che svilisce la dignità di un figlio di Dio, di un fratello di Cristo.
 
Non possiamo credere di essere figli di Dio se non ci sentiamo fratelli di ogni uomo. La nostra carità è animata dalla fede, solo così diventa forza trasformatrice capace di lottare contro ogni ingiustizia.
 
I laici cattolici radicati a Cristo con il battesimo sono chiamati “all’evangelizzazione del mondo mediante l’annunzio missionario del Vangelo e la testimonianza della carità”; protesi a riproporre nella vita personale e associativa il primato di Dio per essere capaci di quella forma “alta” di Carità che è la Testimonianza della Verità.
 
 
I volontari svolgono il servizio caritativo individuando i bisogni e le risorse per realizzare in modo corretto gli interventi e per promuovere nella comunità l’animazione della carità in spirito di servizio anche attraverso i “servizi speciali” gestiti direttamente o in collaborazione con altri.
 
La grande affinità delle motivazioni, degli obiettivi e dei metodi rende grandemente utile la collaborazione tra la Società di San Vincenzo De Paoli e i Gruppi di Volontariato Vincenziano in Italia.
 
 
Vivere da Vincenziani significa essere portatori di una proposta di vita che tende ad una spiritualità che trova nella carità la sua realizzazione; vuol dire mettersi nella scuola del Vangelo con contemplazione, ascolto e preghiera.

 
L’impegno comunitario, potenziando le possibilità caritative degli individui che la compongono, testimonia come una comunità deve essere attenta ai bisogni degli ultimi, educando alla solidarietà e all’amore fraterno.

 
La povertà non è solo mancanza di mezzi, ma anche difficoltà relazionale, è povertà di potere di chi, privato dei diritti fondamentali di cittadinanza, subisce ingiustizia.
 
L’ascolto dell’altro, una promozione che trova nel povero il protagonista di se stesso e della propria dignità, l’osservazione della realtà che ci circondano sono nell’associazione l’impegno primario e responsabile di un’azione volta alla costruzione di un mondo migliore, volta al bene comune.

 
La carta costitutiva dell’essere volontari è contraddistinta da un forte impegno politico con particolare attenzione all’eduzione per una cittadinanza responsabile che promuova la giustizia, la fratellanza e la pace; da un impegno profetico volto ad ascoltare ed accogliere le istanze dei poveri, dando voce a chi non ha voce.
Copyright © sanvincenzo-oleggio.it - tutti i diritti riservati
Torna ai contenuti