ALLA CORTE DI FRANCIA
Nel 1643 Vincenzo de’ Paoli fu chiamato a far parte del Consiglio della
Coscienza o Congregazione degli Affari Ecclesiastici dalla reggente Anna
d’Austria; il compito del Consiglio era la scelta dei vescovi ed il
rilascio di benefici ecclesiastici. Vincenzo
ben presto si oppose apertamente al cardinale Mazzarino, che lo presiedeva,
anche criticandolo nelle sue scelte di politica interna, specie nei giorni
oscuri della Fronda: quando Mazzarino tentò di mettere alla fame Parigi in
rivolta, Vincenzo a organizzò una mensa popolare a San Lazzaro, dando da
mangiare a 2000 affamati al giorno. Nel 1649 giunse a chiedere alla regina
l’allontanamento del Mazzarino per il bene della Francia; la richiesta non poté
aver seguito e quindi Vincenzo de’ Paoli cadde in disgrazia e fu definitivamente
allontanato dal Consiglio di Coscienza. La
reggente Anna d’Austria gli concesse l’incarico di Ministro della Carità, per
organizzare su scala nazionale gli aiuti ai poveri; si disse che dalle sue
mani passasse più denaro che in quelle del ministro delle Finanze.